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ACHILLE Inf. V, 65
cit. Inf. XII, 71; Pg. IX, 34; Pg. XXI,92
Cerchio 2 - Lussuriosi

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Achille era figlio di Peleo, re dei Mirmidoni, e della ninfa Teti (Pg.). Alla nascita, la madre lo rese invulnerabile immergendolo nelle acque infernali dello Stige, ma, trattenendolo per il tallone, fece sì che questo fosse l'unico punto vulnerabile del suo corpo. Crescendo, Achille venne educato dal centauro Chirone.

Teti, poi, informata dall'indovino Calcante che Achille sarebbe morto a Troia, allo scoppio della guerra lo nascose alla corte di Sciro, vestito da donna, fra le figlie del re Licomede. Lì fu trovato e smascherato con un inganno da Ulisse, incaricato di condurre l'eroe a Troia perchè un oracolo aveva predetto che senza di lui la città non sarebbe stata espugnata.
Il decimo anno di assedio, a causa di una controversia sorta fra i Greci, Achille si ritirò dal combattimento per tornare sul campo solo per vendicare la morte dell'amico Patroclo.
Uccise in un duello Ettore e fu ucciso a sua volta da Paride, che lo colpì nel suo unico punto vulnerabile, il tallone.
Secondo una tradizione, invece, ampiamente diffusa nel Medioevo dai romanzi che si ispiravano al ciclo troiano, ma risalente ad Ovidio, Achille, innamoratosi di Polissena, figlia di Priamo, fu attirato in un tranello ed ucciso.